Autrice

Eugenia Casini Ropa


L’ARTE DEL MOVIMENTO
tra liberazione e meccanizzazione del corpo.
Germania Russia primo novecento.




Intervento al Convegno: “Teatro Russo: Literatura e Espetáculo”, USP-Università di San Paolo (Brasile), Dipartimento di lingue orientali – FFLCH/USP, 17/18 novembre 2008.

 

Negli anni tra Otto e Novecento spira in Europa un potente vento di rinnovamento nelle idee e nei modi di vita. In particolare il corpo si colloca al centro d’innumerevoli riflessioni, concezioni e sperimentazioni di ambito diverso: scientifico, filosofico, pedagogico e artístico. L’anatomia e la fisiologia ne rivelano il funzionamento organico; la psicologia, la psichiatria e la psicanalisi svelano i misteri della psiche e del suo intimo rapporto con le manifestazioni corporee; la filosofia, e Nietzsche in particolare, consegnano all’essere umano e al suo corpo/mente funzioni che fino ad allora si identificavano nella trascendenza; il dualismo cartesiano tra res cogitans e res extensa viene contestato dopo secoli e soppiantato dalla visione di un uomo olistico, globale, le cui proprietà fisiche, intellettive e morali sono strettamente connesse e indivisibili e si rivelano attraverso il corpo.

 

Gli artisti – termometri sensibili e anticipatori del nuovo – e in particolare quelli teatrali - attori, danzatori, registi/pedagoghi - sono tra i primi a sperimentare un diverso rapporto tra impulso interiore e azione, tra emozione ed espressione.

  (continua)